sabato 28 dicembre 2013

Classifica 2013 di Close up

Piuttosto allergico a far classifiche, non mi dispiace sbirciare quelle altrui per trarne suggerimenti per future visioni. Qui spulcio I film più belli del 2013 secondo Close Up.

1) La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Faccio il tifo per la sua corsa all'Oscar "straniero", ma non sarei così convinto che vale una prima piazza tra i film dell'anno.
2) Gravity di Alfonso Cuaròn. Non l'ho ancora visto, un po' tutti consigliano di vederlo su grandissimo schermo, magari in 3D. Peccherebbe di trama miserella e inconsistenza scientifica, ma sarebbe di una potenza visuale notevolissima. La visione della scheggia usata come preview mi fa pensare di essere d'accordo.
3) Django Unchained di Quentin Tarantino. Non visto e sto bene così. Tarantino mi ha ufficialmente stufato con Kill Bill.
4) Venere in pelliccia di Roman Polanski. Spero in un suo secondo passaggio al cinema, oppure me lo recupero su piccolo schermo. Per me Polanski è comunque una certezza.
5) La vita di Adele di Abdellatif Kechiche. Non mi attizza, ma potrebbe capitare come visione fortunosa.
6) Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow. Più ci penso e più mi sembra sopravvalutato. Non ne consiglierei la visione ad altri.
7) The Master di Paul Thomas Anderson. Che ci fa qui così in basso?
8) Rush di Ron Howard. Non l'ho ancora visto, ma credo che valga la pena, magari non al cinema.
9) Il grande Gatsby di Baz Luhrmann. Da visioni precedenti mi sono fatto l'idea che il regista non sia in linea con le mie aspettative cinematografiche. Non sarei contrario ad una visione casuale.
10) La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. Sottostimato, dovrebbe stare in cima e non in fondo alla classifica.

Alcune altre segnalazioni:

Après Mai - qualcosa nell’aria di Olivier Assayas. Manco di informazioni sufficienti per dirne alcunché.
Il tocco del peccato di Zhang Ke Jia. Come sopra.
Blue Jasmine di Woody Allen. Come è possibile che non sia in classifica?
Hunger Games: la ragazza di fuoco di Francis Lawrence. Non ne sono persuaso. Magari aspetto la conclusione della serie, e la sua disponibilità in cofanetto prima di decidermi a guardarlo.
No - I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larraìn. Curioso modo di affrontare un tema non leggero.
Holy motors di Leos Carax. Piuttosto folle, imperdibile, decisamente non per tutti.
Giovane e bella di François Ozon. Il regista è molto bravo, questo potrebbe però essere stato un suo (mezzo) passo falso.

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