lunedì 28 gennaio 2013

Top 20 - 25/01/2013

Weekend nei cinema italiani desolantemente americano. Già i primi due titoli (Django unchained e Lincoln) raggranellano la maggioranza degli incassi, il terzo, Flight di Zemeckis, dà la mazzata finale.

E come se non bastasse, al quarto posto, a tener alta la bandiera del cinema italiano c'è Pazze di me di Fausto Brizzi, di cui invero so pochissimo, ho sentito solo una scheggia di un dialogo alla radio, ma non mi pare niente di interessante.

Ora, posso capire l'interesse per Tarantino, anche se non lo condivido, ma che razza di appeal può avere in Italia un film su di un presidente americano, per quanto fondamentale? Mi sorprende anche l'incasso per il film di Zemeckis, e ho come il sospetto che molti degli spettatori si aspettassero qualcosa di diverso.

Lo scontro Tornatore-Muccino cala di intensità ma siamo sempre ad un testa a testa per la rilevazione finesettimanale e un vantaggio cospicuo per il primo nel totale generale.

Darei il premio per la new entry più interessante della settimana (nono posto) a Quartet, prima regia di Dustin Hoffman, che ha dovuto migrare nel Regno Unito per avere l'occasione.

lunedì 21 gennaio 2013

Top 20 - 18/01/2013

Esito quasi catastrofico per la mia scelta al cinema, Cercasi amore per la fine del mondo che entra nella classifica della fine settimana ad un deludente sedicesimo posto.

Partenza a razzo invece per Django unchained di Quentin Tarantino, che però, nonostante il gran ben parlare che ne sento in giro, non mi attira. Segue il solito film parodistico americano, questa volta si tratta di un Ghost movie, di cui non credo ci sia nulla da dire.

Più interessante seguire il duello tra Tornatore (La migliore offerta) e Muccino (Quello che so sull'amore). In questi giorni sono sul testa a testa, ma il totale favorisce nettamente il primo.

lunedì 14 gennaio 2013

Top 20 - 11/01/2013

La classifica di questo weekend presenta in testa uno scontro tra due diversi modi che i registi italiani possono scegliere per fare un film che esca dai confini nazionali.

Al primo posto c'è Quello che so sull'amore, parata di stelle USA che però non riescono a tenere a galla una sceneggiatura (Robbie Fox) ben poco interessante. Gabriele Muccino dirige, ma forse avrebbe fatto meglio a dire di no alla produzione.

Tiene il secondo posto La migliore offerta, dove Giuseppe Tornatore scrive e dirige un film meno ambizioso ma (mi pare) costruito produttivamente con maggior oculatezza.

Interessante anche il progetto che entra al terzo posto, Cloud Atlas, un'idea di Tom Tykwer a cui si sono associati i Wachowski. La durata esagerata, e i meccanismi produttivi innovativi mi fanno temere per il risultato artistico, ma l'idea di base mi pare meriti attenzione.

Premio per il più bizzarro titolo italiano per A royal weekend (nuova entrata al 12 posto) che in originale fa Hyde Park on Hudson. Buon cast, ma pare che Roger Michell manchi (ancora) il centro.

Il curioso film di Susanna Nicchiarelli, nonostante il cast che include Margherita Buy e Sergio Rubini, parte molto sottotono (17 posto).

lunedì 7 gennaio 2013

Top 20 - 04/01/2013

Il primo weekend cinematografico del 2013 ci dice che il cinepanettone non è morto, si sta solo trasformando. La sua prima mutazione gira libera per i nostri cinema già da qualche settimana (Colpi di fulmine di Neri Parenti - al settimo posto questa volta), e adesso si aggiunge, al top della classifica, Mai Stati Uniti dei Vanzina.

Torna un briciolo di speranza vedendo che al numero due, quasi un pari merito, c'è La migliore offerta di Tornatore. Un interessante tentativo di costruire un prodotto valido per il mercato internazionale. Produzione italiana ma in associazione con la Warner Bros.

Partenza non strabiliante per il Jack Reacher di Tom Cruise, ma molto peggio è andato a The master di PT Anderson (nono), anche se bisognerebbe vedere quanti cinema li hanno messi in cartellone (immagino non tantissimi per il secondo).

mercoledì 2 gennaio 2013

Top 20 - 28/12/2012

Il weekend natalizio sancisce il (poco sorpendente) spadroneggiare del primo episodio de Lo hobbit, che tiene a bada un paio di robi italiani, soliti idioti e Neri Parenti, e Vita di Pi, di Ang Lee, che ottiene un risultato al di sotto delle mie aspettative.

Il Disney natalizio, Ralph spaccatutto, non pare abbia spaccato un granché. Ancora peggio è andata a Robert Redford, La regola del silenzio, mentre credo non ci si possa lamentare del seppur modesto incasso di Ken Loach, La parte degli angeli.